DIO, IL VERBO E LA BICICLETTA


Il Vangelo di Giovanni dice che “All’inizio era il Verbo”.

Ciò significa che la mia maestra delle elementari, la quale sosteneva che il verbo è sempre preceduto dal soggetto, era una eretica.

Come tale, avrebbe dovuto bruciare sul rogo, anziché percepire la pensione fino all’età di 95 anni, contribuendo ad allargare il buco dell’Inps e, di conseguenza, ad allontanare, sempre di più, la mia uscita dal mondo del lavoro.

Ciò detto, mi sono spesso domandato cosa facessero Dio e il Verbo, che, come scrive l’evangelista, era con Lui, prima della Creazione.

Se prima non esisteva NULLA, perché TUTTO è stato creato da Dio, cosa facevano Dio e il Verbo? Anzi, scusate: Dio e il Verbo cosa facevano?

Si potrebbe obiettare che il problema di come passare il tempo , per loro, non si poneva, non essendo ancora stato creato.

Eppure Dio creò il Verbo, identificato come Gesù Cristo suo figlio.

Ciò mi fa pensare: se Dio CREO’, significa che FECE, compì un’AZIONE. Ora, quando si compie un’azione, vi è sempre un “prima di compiere l’azione” , il momento esatto in cui si “compie l’azione”, e un “dopo che si è compiuta l’azione”.

Ammettendo che sia stata quella PRIMA AZIONE a creare IL TEMPO, non possiamo non chiederci COSA C’ERA prima del tempo? Non è possibile rispondere NULLA, perché Giovanni  ci dice che DIO e il VERBO c’erano già. Questo ci fa tornare alla domanda iniziale: cosa facevano DIO e il VERBO prima della Creazione?

Essa è un’azione e come tale presuppone la decisione di prenderla . Ciò non può che essere compiuto da esseri senzienti. Costoro, di qualsiasi natura siano, spirituale o no, hanno messo in atto una loro VOLONTA’. L’ulteriore domanda che scaturisce è la solita: PERCHE’? Alla quale aggiungo di nuovo: “e PRIMA?” Se Dio e il Verbo esistevano già, nel MOMENTO in cui VOLLERO creare il TUTTO, che facevano?

Dobbiamo dunque pensare che alla base di tutto ci sia la VOLONTA’? Domandiamoci, allora, cos’è la VOLONTA’ e, soprattutto, da dove proviene. E’ veramente VOLONTA’ DIVINA che dall’alto imperscrutabile dei Cieli aleggia su di noi, oppure è VOLONTA’ UMANA che risiede nel più profondo e altrettanto misterioso IO? Chi ha ragione? Giovanni  o Schopenhauer? Troppe domande per una sola vita.

Dobbiamo allora pensare o non pensare? Questo è il dilemma. Se sia più nobile nella mente soffrire i colpi di fionda della nostra coscienza e del noumeno kantiano  o, come mi consiglia il mio amico Cesare, montare in bicicletta e pedalare sull’argine del Ticino, evitando le buche più dure.