Sono fatalmente
nato in mezzo al nauseabondo gregge di schiavi, dove la Menzogna impera sovrana
e l’ipocrisia si scambia con viltà il bacio della fratellanza. Sono nato nella
civile società ed il prete, il giudice, il moralista ed il gendarme hanno
voluto caricarmi di ceppi e trasformare il mio organismo, esuberante di
vitalità e di energia, in una macchina incosciente ed automatica per la quale
non doveva esistere che una parola: Obbedire.
Dalla vetta
sulla quale ora vivo nella mia solitudine, io miro, con immensa nausea l’umanità,
questa grottesca parodia del rettile.
Giù, alle falde
del monte, si stendono i villaggi nei quali gli uomini rinsaldano, con
sciagurata cecità, le millenarie catene.
… Rido
guardando gli uomini, questi mostriciattoli rimpiccioliti dallo spazio, quando
si avvelenano nelle officine, dove i gas mefitici e puteolenti fanno strazio
dei loro polmoni… quando passano salmodiando, in processione, curvi sotto gli
idoli del fanatismo e dell’incoscienza… e quando consacrano vigliaccamente la
propria schiavitù, lambendo la mano del padrone che ferocemente percuote… Io
vedo svolgersi sotto i miei piedi la miserabile commedia dell’ipocrisia e
della grettezza umana ed un profondo senso di ribrezzo m’invade ed uno schifo
indicibile mi serpeggia nel cuore…
Ed il mio canto
dice: “O Dio della distruzione, o terribile e mostruoso Dio, sorgi dalle
viscere dell’ignoto e, attraverso le piaghe squarciate della vecchia terra,
vieni a me… vieni con la furia travolgente del turbine e schianta, devasta,
distruggi questo mondo, infrollito e decadente che ha bisogno di un lavacro di
sangue per rinnovarsi… io ti presterò il mio braccio ed il mio pensiero.
Insieme lotteremo, finché un tempio sorgerà a testimoniare la superstizione e
l’ignavia degli uomini... finché una legge scolpita sulle tavole della menzogna
vorrà imporre al ribelle la dedizione di se stesso... e finché la vita, conculcata
ed oppressa, non potrà risorgere trionfante, alla luce del giorno.”
Enzo Martucci
Per poter commentare effettua il login con Facebook
SCRIVI UN COMMENTO