IL DIFFICILE MESTIERE DI SINDACO


"Vaffanculo!"

"Lei mi ha detto vaffanculo?"

"Sono stato frainteso."

"A me hanno detto che mi ha mandato affanculo."

"Le mie parole sono state strumentalizzate."

"Però mi ha detto vaffanculo!"

"E' solo un ignobile complotto per screditare la mia immagine."

"E io la denuncio."

"Sono sereno. Dimostrerò la mia innocenza."

"E io comunque la denuncio."

"Ho fiducia nella magistratura."

"Ora sono cazzi suoi!"

"L'ho fatto per il bene della mia gente".

"Balle!"

"Per governare bisogna anche sporcarsi le mani!”

"Lei è un Sindaco, non un meccanico!".

"E comunque non ho mai conosciuto quella donna!"

"E questo cosa c'entra?"

"No, niente, dicevo così per dire..."

"Ha per caso fatto sesso con una stagista?"

"Non era una stag...No! Non l'ho fatto!"

"Abbiamo le prove!"

"Non sapevo che non fosse mia moglie!"

"Balle!"

"Ho fatto sesso a mia insaputa!"

"Balle!"

"E' lei che ha fatto sesso con me. Io pensavo ad altro!"

"A cosa pensava?"

"A mandare lei affanculo!"

“Lei chi?”

“Lei, signor Sindaco.”

"Lo vede che mi ha mandato affanculo?"

"Sì, ma non può decontestualizzare!"

“Che significa “decontestualizzare?”

“Considerare i fatti tenendo conto anche del periodo storico nel quale sono avvenuti.”

“E in quale periodo storico è avvenuto che mi ha mandato affanculo?”

“XXI secolo…”

“Sia più preciso.”

“Ieri…”

“Sicuro?!”

“Forse stamattina…”

“Sicuro?”

“Cinque minuti fa…”

“Ah!...”

“E comunque ho detto che lo stavo pensando. Non si può fare un processo alle intenzioni!”

“A me risulta che lei lo abbia anche detto.”
“Non può dimostrarlo. E’ la sua parola contro la mia.”

“Abbiamo un’intercettazione ambientale”.

“La perizia psichiatrica dimostrerà che in quel momento ero temporaneamente incapace di intendere e di volere”.

“Questo si vedrà. Intanto l’ha detto.”

“D’ora in poi parlerò soltanto in presenza del mio avvocato!”

“Guardi che il suo avvocato è lì accanto a lei”

“Ah sì…? Da questo momento non è più il mio avvocato!” (…avvocato, con lei facciamo i conti dopo…)

“E chi è il suo avvocato, adesso?”

“Io. Ho deciso di difendermi da solo.”

“Quindi ora può parlare, perché il suo avvocato, cioè lei, è presente.”

“Questo lo dice lei!”

“Ma lei è qui davanti a me!”

“Fisicamente sì. Ma non ci sono con la testa. Sto affrontando un viaggio spirituale alla ricerca del mio equilibrio alchemico e in questo periodo ho Stellium in Pesci in trigono a Lilith e Marte in Scorpione, per cui il mio cuore è alle prese con un salto quantico.”

“Sarebbe in grado di ripetere esattamente quello che ha appena detto?”

“Non ci penso proprio.”

“Ha altro da aggiungere?”

“Sì”.

“Cosa?”

“Che la capra era consenziente.”

“Quale capra?”.

“Mi scusi, mi stavo confondendo con un’altra causa che ho in corso”:

“Con una capra?”

“Sì. Ma è la sua parola contro la mia. Voglio dire…il suo belato…”

“E’ sicuro di stare bene?”.

“No”:

“Senta, io potrei anche perdonarla, ma mi espone almeno il motivo per cui mi ha mandato affanculo?”

“Non me lo ricordo.”

“Faccia uno sforzo.”

“Ok”………..”

“L’ha fatto?”

“Ancora un attimo…..”

“L’ha fatto?”

“Ok. Ora sì.”

“Allora, si ricorda perché l’ha fatto?”

“No.”

“Riprovi.”

“Senta, facciamola finita. Le chiedo scusa. Ho sbagliato. Ha sentito? Le ho chiesto scusa! Le ho chiesto umilmente scusa! Cos’altro vuole che faccia? Che m’inginocchi davanti a lei?”

“Mi faccia pensare….Ok. S’inginocchi pure.”

“Vuole veramente che mi umili così?”

“Direi di sì.”

“Ok. Fatto.”

“Non ho sentito le scuse.”

“Le chiedo di nuovo scusa.”

“Ora si abbassi i pantaloni”.

“Sta scherzando?”

“No.”

“Ok. Fatto.”

“Ora le mutande.”

“Immagino che lei non stia scherzando.”

“No.”

“Ok. Fatto.”

“Ehi, ragazzi, venite a vedere il sindaco inginocchiato e a culo nudo che mi chiede scusa”.

“Eh no! Così mi sembra eccessivo! E poi lo Statuto Albertino prevedeva che non potesse essere modificato, quindi la Costituzione è incostituzionale!”

“E questo che c’entra?”

“Era per distogliere l’attenzione dei presenti dal mio culo.”

“Ok. La scuso ufficialmente. Si tiri su. In fondo, sa che lei mi sta diventando pure un po’ simpatico?”

“La ringrazio. Ma lei, signor Sindaco, è di destra o di sinistra?”

“No, no! Io sono a capo di una lista civica!”

“E che cos’è una lista civica?”

“Una lista di persone cui sta a cuore il bene del paese, al di là delle ideologie.”

“Ok. Ma queste persone cui sta a cuore il bene del paese, al di là delle ideologie, sono di destra o di sinistra?”

“Ha importanza?”

“No, no, si figuri! Del resto, per chi crede in Dio, non è mica importante sapere se Dio esiste davvero o no? Se una persona ha deciso, per motivi suoi, di crederci, ci crede e basta!”

“Ma lo sa che mi sta davvero diventando sempre più simpatico? Che musica le piace?”

“Nessuna in particolare.”

“Su, andiamo…non è possibile! Le piace Haendel? Lei ha la faccia di uno a cui piace Haendel. Ho indovinato?”

“Direi di no.”

“Come no? Non mi dica che anche a lei piace Beethoven! Lo dicono tutti!”

“No. Neppure Beethoven mi piace.”

“Insomma…si sbilanci, su…chi le piace?”

“…I Rolling Stones…”

“Non faccia lo spiritoso. Davvero le piacciono quei drogati?”

“Beh, i Rolling Stones hanno inventato il blues-rock e quella fu la chiave di volta per lo sviluppo della musica rock. Il mondo prima e dopo i Rolling Stones sono due mondi completamente diversi. Prima c’erano soltanto canzonette. Dopo c’è la musica rock come la conosciamo oggi.”

“Ha finito?”

“Sì.”

“Allora si ricordi che senza Chuck Berry il rock non sarebbe mai esistito! Le piace Chuck Berry?”

“Abbastanza.”
“Che cosa vuol dire abbastanza? Le piace o no?”

“Per certi versi preferisco Haendel.

“Lo vede che avevo ragione? Scommetto che le piace, in particolare, Sarabanda!”

“Fanno ancora Sarabanda? Io la guardavo sempre.”

“Ma no! Non la Sarabanda di Enrico Papi! Quella di George Friedrich Haendel!”

“Io tifavo per l’Uomo Gatto.”

“Io per l’Uomo Tigre, ma non ha importanza. Ognuno ha i suoi gusti.”

“E se facessimo una lista insieme per le prossime amministrative?”

“Per me va bene. Lei sarebbe un vice-sindaco perfetto!”

“Eh no! Io voglio fare il sindaco. Facciamo un po’ per uno, no?”

“Niente da fare. Finché la legge me lo consente, il sindaco lo faccio io.”

“Allora io voglio fare l’assessore ai lavori pubblici. Quello che intasca le mazzette dagli imprenditori.”

“Mmmm…non saprei.”
“Poi ovviamente dividiamo. Cinquanta e cinquanta.

“Lo vede questo? E’ un mini-registratore. Qui c’è la prova del suo tentativo di corrompermi”.

“Oh…merda!”

“Stia tranquillo. Facciamo settantacinque a me e venticinque a lei e non la denuncerò.”

“Sa cos’è questo? Un mini-registratore più piccolo del suo.”

“Ok. Cinquanta e cinquanta.”

 

 

FINE