Giuda è un patriota ebreo. Vorrebbe che il suo popolo
insorgesse contro il potere romano, ma gli ebrei sono divisi in fazioni. Il suo
piano è metterle d’accordo tutte, momentaneamente, con l’obbiettivo di
liberarsi dell’invasore straniero. Poi si vedrà chi comanderà al suo posto. Per
unire questi ebrei litigiosi occorre un leader super –partes, che sia
riconosciuto da tutti come emissario diretto di Dio, se non Dio stesso. Quel
messia che tutti aspettano. La Galilea, in quegli anni, pullula di sedicenti
messia. Giuda sceglie Gesù, ma viene da lui tradito. Il racconto evangelico è
completamente ribaltato. Giuda chiede a Gesù di scendere di un gradino e di
farsi anche capo politico, oltre che spirituale. Gesù rifiuta. Giuda è un
cinico calcolatore che, all’inizio del suo progetto di conquista del potere, non
esclude di liberarsi di Gesù, dopo essersene servito, se fosse diventato troppo
scomodo. Nel corso degli avvenimenti, finisce però per affezionarsi a
quell’uomo, pronto ad affrontare una terribile morte, pur di affermare la sua
verità. E cerca in tutti i modi di salvarlo, addirittura con l’aiuto di Pilato.
In tutto ciò, si sviluppano le diverse vicende personali dei protagonisti.
Giuda, la Maddalena, Barabba, Erode, Pilato, sua moglie Claudia e persino una
sorella di Gesù.
La storia raccontata è la rivisitazione del romanzo
ottocentesco “Memorie di Giuda” di Ferdinando Petruccelli della Gattina, poco
conosciuto, ma che all’epoca scandalizzò l’Europa cattolica.
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