IL SANTO CANE


Guinefort era il cane da caccia di un cavaliere. Quando un giorno questi si allontanò dal suo castello, lo lasciò a guardia del suo figliolo infante che riposava nella culla. Ad un tratto un grosso serpente si infilò nella camera del fanciullo, ma il pronto intervento di Guinefort che mise a morte il serpente scongiurò il pericolo per il bambino. Nel trambusto che ne derivò la culla si rovesciò coprendo il bimbo che tuttavia continuò pacificamente il suo sonno. Ritornato il cavaliere, alla vista della culla rovesciata e del cane insanguinato (dai morsi dati al serpente), si scagliò contro Guinefort e lo uccise convinto che fosse stato lui ad uccidere il fanciullo, poi ne scaraventò il corpo in un pozzo nel cortile. Tornato in camera si accorse però che il piccolo era indenne sotto la culla e accanto giaceva il corpo straziato del serpente. Capì allora che le cose erano andate diversamente da come le aveva immaginate e che il povero Guinefort era stato ingiustamente punito. Guinefort fu seppellito con tutti gli onori. La tomba del cane divenne poi un luogo di pellegrinaggio della gente del contado e Guinefort fu acclamato santo per volontà del popolo.