LA DITTATURA DELLA RAGIONE


Sono insoddisfatto del mio destino. Da una parte ci sono la ragione e la conoscenza, con la loro pretesa di spiegarmi quello che non riesco a capire, e dall’altra l’esistenza, il reale, con la sua insoddisfazione di non riuscire a trovare le risposte, ma anche con la speranza in qualcosa che va oltre l’evidenza della logica. E se la ragione non fosse la verità dell’uomo? Se la verità della ragione fosse solo un modo per interpretare la realtà, ma non la realtà? Forse, nonostante il suo potere, la ragione non ha più diritto della fede di indirizzare la nostra vita. La ragione ci sprofonda nell’insoddisfazione, costringendoci a una rassegnazione totale, un’accettazione della morte e dell’assurdità dell’esistenza. Forse , per gli uomini primitivi, l’esistenza non era così assurda. Lo diventerà nel momento in cui inizieranno a obbedire alla dittatura della ragione. Rivendico la libertà di accettare la mia tragedia. Di amare il mio destino.