Gli
altri mi annoiano. E mi rendono antipatico. Forse sono io a non capire qual è
il mio difetto. Vorrei trovare la causa della mia insofferenza. Oppure è
semplicemente così. E’ nella mia natura.
Siamo
terrorizzati dalla noia. Siamo disposti a fare qualunque cosa pur di evitarla.
La
odiamo perché sappiamo che è lei a farci comprendere la difficoltà di relazioni
umane sincere e condivise.
La
noia ti fa vedere le persone e le cose per quelle che sono. E’ un dono
maledetto e malinconico. Riservato a pochi. C’è chi non si annoia mai, pagando
un caro prezzo. Intuisce il vuoto in cui è capitato e si affanna a riempirlo
con qualsiasi cosa. Bella o brutta. Buona o cattiva. Abbiamo bisogno di trovarci
uno scopo nella vita. Di lamentarci per i problemi che ne ostacolano il
raggiungimento. Scegliamo scopi di basso profilo, come l’acquisto di beni
materiali, il più delle volte superflui. Non è importante che lo scopo sia
raggiunto. E’ persino auspicabile il contrario. Se otteniamo ciò che desideriamo
il gioco è finito, ma la nostra vita continua. E la noia è lì, sempre in
agguato. Pronta a ricordarci che tutto quello che desideriamo o che facciamo non
è davvero così importante, come vogliamo far finta di credere. Lo facciamo soltanto per paura di scoprire il
non senso della vita. Non dobbiamo fermarci mai a pensare. Non dobbiamo
annoiarci mai. Perché la noia è il soffio della verità che fa crollare il
nostro castello di carte e ci fa capire che non c’è nessun gioco in corso,
nessuna sfida da vincere. Comunque vada non ci sarà nessun premio. La noia
azzera le nostre false emozioni e ci permette di non illuderci di nulla.
Neppure, o soprattutto, di Dio.
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