Ma
perché devi dimostrare a tutti che sei felice? Le tue sonore risate suonano più
false di una banconota da 23 euro. Perché devi esibirmi quel sorriso
smagliante? Sembra applicato come un adesivo sulla tua tragica maschera. Perché
ti vergogni di essere triste? Credi davvero che gli altri non lo siano?
Come e anche più di te? Come puoi pensare che le tue risate siano credute vere
? iniziano alle otto del mattino e finiscono alle cinque di sera! Ti ho
vista uscire dal bagno dell’ufficio. Probabilmente ti eri appena scontrata con
la tua faccia nello specchio e la tua espressione, disperatamente tragica, era
più vera della realtà. Sei brutta. Non è colpa tua. Hai tutto il diritto di
essere triste per questo motivo. Perché vivi in una tribù umana che dà molta
importanza all’aspetto esteriore. Credi che io non sia brutto? Credi che io
pianga tutto il giorno perché non sono bello? No, non lo faccio. Credi che io
rida come un fesso tutto il giorno per dimostrare agli altri che non me ne
frega niente? No, non lo faccio. Che cosa ci guadagni a recitare tutto il
giorno la parte del ritratto della felicità? Credi che agli altri importi
qualcosa se tu sei tristissima o allegrissima? No. Non gliene frega niente a
nessuno. Hai il diritto di essere triste. Ne hai motivo. Sii triste con
dignità. Come fanno le persone vere. E smettila di disturbare gli altri con le
tue battute e le tue falsità. Dici che i Depeche Mode sono la tua band
preferita e non conosci “Enjoy the silence”! Sei talmente ridicola da essere
irritante. Non riesco a provare pena per te. Vorrei solo che tu stessi zitta.
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