L’ingenuo Lorenzo mi sprona: "il mondo è così..., tu sei
fatto così..., perciò...devi agire così.” Io lo ascolto, ma ci metto del mio.
E’ il Lorenzo
creativo che definisce il mio Stile di Vita, l'impronta, unica e inimitabile,
che caratterizza ogni individuo. I tratti del comportamento, i pensieri, le
idee, le opinioni, le emozioni e i sentimenti, risultanti dal compromesso fra le
mie esigenze individuali e quelle della società civile. Mi organizzo in modo
funzionale al “sistema” sociale di cui faccio parte.
Sono un'individualità psichica unica e irripetibile, parte di
una comunità formata da altre unità psichiche, a loro volta uniche e
irripetibili che interagiscono tra di loro.
In realtà, io non mi muoverei mai. Starei immobile ad oltranza.
Come protesta per la mancata spiegazione della mia esistenza. Se solo ne avessi
il coraggio e la costanza.
Quando sollevo la testa e guardo il cielo mi sento a disagio. Il Disagio è la risposta adeguata all’eccesso di
cose che non possono essere spiegate rispetto a ciò che mi accade.
Non lo stupore dei filosofi, non l’enigma dei
romantici.
La reazione della quotidianità al Misterioso non può
che essere uno spiacevole stupore.
Non conosco gli inizi, i fini sono oscuri, da qualche parte in mezzo a questi mi sono già esposto.
Essere nel
mondo significa essere nell’oscurità.
Se rinuncio a ulteriori domande per il
momento sono al sicuro.
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