PARASSITI ENDOCELLULARI OBBLIGATI


Noi non dovremmo essere qui

In questo mondo ostile

Con questa vita melodrammatica

Dentro questi corpi a perdere.

Mi sono spaccato la testa

Ho frugato nel mio cervello

Ma non mi sono trovato.

Noi non siamo materiali

Noi siamo metafisici

Non dovremmo essere qui

In questo teatro della carne.

Ci riproduciamo poco

In modo ridicolo e umiliante

Abbiamo una tragedia tra le gambe

Facciamo sesso come scimmie

Non ce lo meritiamo

Nessuno ha pensieri profondi come i nostri

Non dovremmo essere qui

A vivere come mostri

Cresciuti dentro altri corpi

Espulsi con violenza

Noi veniamo da molto lontano

Vittime di un naufragio universale

Non ricordiamo se ci siamo ammutinati

O se è il nostro capitano che ci ha abbandonati.

Vi sembra il pene un organo adeguato

A chi si fa domande sul creato?

Non c’era un progetto migliore

Che penetrare scomode vagine

Per chi sa che ci sarà una fine?

Gli organi del piacere

Vicini al buco del sedere

Il sacro sperma inquilino dell’uretra.

Abbiamo bocche e labbra

Così sensuali e vicine alla mente

Una clitoride e un frenulo

Sotto una lingua morbida

Non sarebbe stato più elegante

Per chi conosce Seneca?

Per chi è raziocinante?

Il sesso è una trappola

Ci fa arrivare a Dio solo per un istante

Ci fa credere che il corpo

sia davvero importante.

Tutta la vita è un ricatto sessuale

Che ci incatena in un mondo non nostro

Perché noi non siamo di queste parti

Noi non abbiamo arti

Né testa né gambe

Non sappiamo chi siamo

Ma sappiamo chi non siamo

Noi non siamo uomini

Siamo dentro gli uomini

Parassiti endocellulari obbligati.

Siamo noi gli alieni che ci fanno paura

Lo abbiamo sempre saputo.

Noi non siamo umani

Siamo il virus che li consuma

Che si nutre dei loro batteri

Noi siamo eterni

E non dovremmo essere qui

In questa finta realtà.

Che cosa è successo?

O Dio, noi preghiamo ogni giorno

Che tu non esista

Non ci serve un Dio malvagio.

Vogliamo solo tornare a casa

Volare via lontano

Dal teatro della crudeltà.